Rassegna Stampa 2007

All'Aglianico va il primato tra i vini autoctoni

MINERVINO MURGE. È l’Aglianico l’autoctono degli autoctoni. A mettere d’accordo le due giurie di tecnici e appassionati, l’«Arca» 2004 della Giannattasio Viticoltori. Alla sua seconda vendemmia, da 5 ettari di vigna di Aglianico in quel di Barile (Potenza) ha conquistato il primo premio assoluto di «Radici 2007» secondo festival dei vini da vitigniautoctoni. L’evento, organizzato da Nicola Campanile di Propapilla e Dolceguida (curatore Vincenzo Rizzi), ha visto la partecipazione di 75 aziende vitivinicole di Puglia e Basilicata. Primi premi per i vini decretati dalla giuria dei tecnici guidata dall’enogiornalista e conduttore di «Eat Parade» (Raidue), Bruno Gambacorta. Secondi premi per i vini degustati dalla giuria di appassionati guidata da Peppino Colamonaco della Guida dell’Espresso. Presente anche Miyamoto Tetsuko esperta nipponica di vini pugliesi. I premi sono stati assegnati alla fine di un convegno-dibattito sul vitigno autoctono. «Prima ancora del territorio è il vitigno che comanda», ha detto Leonardo Palumbo, Presidente di Assoenologi di Puglia, Basilicata e Calabria. «Autoctoni con innovazione, vitigni fini a se stessi, identitari e che testimoniano il territorio di provenienza, sempre più da tutelare», ha detto infine Bruno Gambacorta.

 

Pubblicazione Gazzetta del Mezzogiorno del 23 Giugno 2007 a cura di Eustachio Cazzorla