Gimmi al Chistro dei Domenicani -Lecce
Poco fuori dal centro storico, il Chiostro dei Domenicani è lungo la via per San Pietro in Lama ed era un tempo il Convento di San Domenico fuori le Mura, oggi diventata struttura privata guidata da un giovane e coraggioso imprenditore Giovanni Fedele, che gli ha ridato nuova vita e grande fascino rendendolo un contenitore di eventi, ospitalità di charme e ristorazione.
Il Chiostro dei Domenicani è il luogo dove storia, tradizioni e arte convivono con le nuove tecnologia grazie ad un intervento di restauro che ha riprodotto ambienti sobri ed eleganti che evocano atmosfere di fascino sia nelle bellissime e spaziosissime suites che negli spazi comuni dell’hotel. Ma ciò che ci ha più divertito, è la cucina del ristorante del Chiostro, Gimmi.
E, va detto, che l’imponenza del Chiostro è un po lo specchio della solidità ritrovata nella cucina dello chef Donato Episcopo che da oltre vent’anni ha sempre un unico obbiettivo ricongiungere i piatti della cucina salentina all’alta ristorazione.
E anche nel suo nuovo menu i piatti sono di ispirazione territoriale ma non disdegnano affatto rimandi contemporanei. Si spiega così, dopo il divertente e goloso gioco dell’entree che si chiude con una focaccia polpo arrosto e lardo, la tutt’altro che convenzionale Fassona, topinambur e carciofo in diverse consistenze. Una cucina dal ritmo incalzante che non nasconde mai la predilezione per i sapori concentrati che emergono nel baccalà in olio cottura, con la sua trippa e le zucchine in scapece. Sapori forti, lunghi e persistenti. Poi ad un tratto viene fuori l’estro gentile di Donato che sa unire mediterraneo e Oriente e crea un piccolo capolavoro con i Capelli d’Angelo “Benedetto Cavalieri“, spaghetto di alghe, zafferano, gazpacho di sedano e peperone. Straordinario equilibrio. Ma il gioco dei contrasti decisi si ripete anche con la variazione dell'agnello, rosti di patate viola e pomodorini del pendolo. Gusto più moderno ma ricco di memoria e sostanza. I dolci sono di gran gola, la carta dei vini può far divertire e in sala non mancano competenza e savoir-faire. Per un menu di 5 portate si spendono 65€.
FOTO DEI PIATTI:
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