Il Capriccio di Leonardo Vescera a Vieste merita il viaggio

I Ristoranti e le Pizzerie di Radici

Nell’allegro locale con vista inebriante sul porto di Vieste, l’accoglienza di Leonardo, cortese e invitante, introduce nel migliore dei modi alla conoscenza di un sistema di vivere la propria dimensione di chef, quello di Leonardo, appunto, in grado di conquistare anche l’avventore più disincantato.

Leonardo esula dallo stereotipo incarnato da molti dei suoi colleghi di valore che osserviamo dedicare gran parte del loro tempo ad attività di promozione. Leonardo è totalmente immerso nello studio e nella ricerca della materia prima da utilizzare, il suo approccio alla cucina è romantico, passionale, si è fatto rapire dalla sua professione e la sensazione che voglia onorarla di ogni, anche maniacale, attenzione è inequivocabile. L’incontro coi fornelli avviene per lui all’età di dodici anni e con la maggiore età ha inizio l’avvicendarsi di esperienze anche internazionali nelle più rappresentative “accademie” della ristorazione.

Oggi la cucina di Leonardo rispecchia appieno il suo carattere, concreta, morigerata nelle divagazioni, gioiosa nella sua semplicità mai banale. Anche una comune variazione di tonno, apparentemente scontata, come potrebbe suggerire il nome, da Leonardo diventa, per la vividezza del suo colore, per i condimenti unicamente utilizzati per esaltare i sapori e mai per stupire (il suo olio denocciolato, fan-ta-sti-co), per l’esplosione di sapore della materia prima impeccabile e per il piacere con cui si avverte è stato elaborato il piatto, esemplare unico di autenticità.

Il benvenuto della casa rivela una caratteristica e indovinata propensione di Leonardo, unire al pesce formaggi a pasta filata, si esordisce infatti col goloso spiedino di aragosta in agrodolce, stracciatella di bufala e pesto di basilico, seguito dalla variazione sul tonno (sashimi, tartare, carpaccio, scottato, sott'olio)

e dalla tartare di mazzancolle, zoccolo di avocado, julienne di finocchio e ristretto di soia. E' stato uno dei piatti che avrei provato ancora, ancora e poi ancora...un eccezionale fuori carta proposto a sorpresa da Leonardo.

Nel frattempo fanno il loro ingresso due pescatori che, attraversando la sala con due grossi pesci coperti da una specie di lenzuolo, portano in cucina prima una ricciola di 40 kg e dopo un pesce spada di 60 che Leonardo prontamente abbatte, eviscera, e riduce in porzioni.

Meraviglioso, un sogno a occhi aperti dal quale ci risveglia, al suo arrivo in tavola, sostituendo stupore allo stupore, la zuppa di seppie, calamari e scampi al timo su purea di patate e burrata, preparazione leggerissima che mette in mostra ancora una volta la capacità tecnica di Leonardo.

Il primo piatto, orecchiette broccoli e cozze con la colatura di alici è un’intelligente e appagante rivisitazione del nostro piatto tradizionale orecchiette e cime di rapa, ma con spiccato orientamento al mare; oltre ogni aspettativa. I paccheri con crema di canocchie e zucchine alla scapece ci hanno invece colpito più per l'idea che per la realizzazione.

Ritornare ai livelli consueti spetta al filetto di dentice su crema di fave, asparagi selvatici e corallo di riccio… piatto succoso e centratissimo il gioco di sapori e consistenze. Abbiamo chiuso con un (vero) sorbetto di mandarino con foglie di menta.


Leonardo è un riferimento imprescindibile della cucina pugliese, un faro in parte oscurato dalla sua tendenza a nascondersi nell’angolo di paradiso che si è inventato piuttosto che uscire allo scoperto per valorizzare talento e professionalità assai rari che gli appartengono. La massima disinvoltura, semplicità e riservatezza, quasi timidezza con cui gestisce abilità da grande maestro privano Leonardo della massima riconoscibilità che meriterebbe, un peccato a cui si potrebbe facilmente ovviare e a cui si dovrebbe ovviare.

Lavori in corso per la carta dei vini che si annuncia scoppiettante, attualmente più ricca la parte dedicata agli champagne, calibrata la proposta dei bianchi rosati e rossi.

Si spendono 50€ anche con un buon calice di vino.

 

Il Capriccio - località porto turistico - Vieste (Fg) - tel. 0884.707899

Chiuso il Lunedì

www.ilcapricciodivieste.it

info@ilcapricciodivieste.it

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