Miriam e Ottavio e il Borgo Antico di Gioa del Colle

I Ristoranti e le Pizzerie di Radici

Ho imparato a quotare l'Osteria del Borgo Antico, soltanto negli ultimi tempi; quando qualche anno fa ci ero capitato con un numeroso gruppo di produttori di vino e buyer, avevo potuto apprezzare la prelibatezza delle materie prime utilizzate ma non avevo riconosciuto nella semplicità della cucina tratti che la rendessero così apprezzabile.

Nel ristorante della vecchia Gioia, sono stati fatti notevoli passi avanti e tornandoci oggi la sensazione è quella di trovarsi in una bella osteria di concezione moderna, dal tipico sapore pugliese, fresca e linda, in grado di offrire una cucina essenziale ma ricca di espressione.

Una gradita sorpresa corroborata dal piacere di trascorrere una pausa felice in un ambiente caldo e accogliente che favorisce la migliore disposizione al cibo e alla convivialità grazie anche al saper fare di Miriam Milano, la padrona di casa, che in sala si destreggia con estrema disinvoltura senza mai eccedere nelle attenzioni o lesinarle, diffondendo intorno a sé il buonumore. In cucina il talentuoso marito, lo chef Ottavio Surico, sta ormai trovando il giusto equilibrio tra tradizione ed innovazione, abbandonate spigolose sperimentazioni del passato, elargisce preparazioni di più alta qualità.


A tavola è possibile letteralmente divertirsi col menù della tradizione proposto a 35€, che risolve in un colpo solo la frustrazione di dover scegliere tra una cucina tradizionale o una decisa originalità delle esecuzioni: infatti inserisce nello stesso piatto due diverse interpretazioni di tipicità pugliesi sollecitando così sia il palato che la fantasia degli avventori.

 

E’ comunque consentito muoversi dal menu alla carta al menu tradizionale e provare più piatti come abbiamo fatto noi. Si inizia con la millefoglie di patata con provola affumicata e fonduta di pecorino, ma appassionano maggiormente la polpetta di pane, olive e cardoncelli su crema di senapi e il croccante di carciofo su fonduta di parmigiano.

Deliziosamente profumato e ricco di sapore il piatto forte di Ottavio: gli spaghetti alla poveraccia. Agli spaghetti si può preferire i pizzicotti ripieni di patata e caciocavallo podolico in salsa di carciofi e polpette di zampina, piatto immensamente appagante.

Tra i secondi la scelta può cadere, sempre con gustose conseguenze, tra la griglia di arrosto locale,  il filetto di capretto cotto a fuoco lento, con purè di patate all'arancio e stufatino di cicoriette selvatiche

oppure la splendida tartare di podolica con misitcanza e tartufo condita con buonissimo olio.

Ai dolci ci siamo arrivati a fatica ma abbiamo assaggiato il frollino con cioccolato caldo e non abbiamo provato invece il tanto consigliato cremino di vin cotto di fichi e spuma di ricotta vaccina con mandorle tostate e arancia candita.


La carta dei vini è interessante con ricarichi moderati, focalizzata su i vini di Gioia del Colle e del resto della Puglia. Comunque si decida di pranzare il conto sarà conveniente, intorno ai 35€, vini esclusi.

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