La cucina delle differenze: Antica Cucina 1983

I Ristoranti e le Pizzerie di Radici


Si dovrebbe scrivere qualche pagina per raccontare la storia di Lello Lacerenza patron dell’Antica Cucina dal 1983 e instancabile promotore di iniziative che sono riuscite negli anni (anche insieme ad altri suoi colleghi) a trascinare, amici e clienti alla riscoperta dei territori e all’esaltazione della tipicità dei genuini e prelibati prodotti locali.

Attraverso “L’orto in città” o l’Associazione "Buona Puglia”, per citare un paio di esempi, con dilagante e contagiosa passione Lello si è fatto carico di coinvolgere addetti ai lavori nella valorizzazione delle materie prime, stabilendo con loro un produttivo scambio di idee ed esperienze che speriamo giovi la ristorazione pugliese. Insieme a Pino Vivo in cucina, nell’originario locale della periferia di Barletta la ricerca della qualità perseguita con perseveranza gli valse la fatidica Stella Michelin e soprattutto l’ha visto sostenere e motivare una quantità di piccoli produttori che anche grazie a lui hanno ritrovato dignità e un ruolo di primaria importanza nel settore enogastronomico. Oggi Lello e Pino sono riusciti a coronare il sogno a lungo covato di trasferire l’attività da una zona piuttosto anonima della città alla marina di Barletta dove l’Antica Cucina ha trovato piena corrispondenza tra la luce di cui si gode nella nuova posizione e l’entusiasmo dell’intero suo simpatico staff.

Il lavoro di Lello (a sinistra nella foto) è gioioso e stimolante, ascoltare il suo entusiasmo e il suo amore per la “terra in tavola” e il racconto dell’opera di proselitismo che da sempre lo vede protagonista nella divulgazione del concetto del km 0, riempie il cuore e ti predispone al meglio. E’ un piacere sentirlo parlare dei nuovi progetti che intende realizzare che ruotano intorno all’idea vincente della salvaguardia di attività agroalimentari che un tempo sembravano destinate a scomparire e che oggi invece rappresentano la condizione di partenza irrinunciabile per una ristorazione di grande livello e definita connotazione. Da sempre a Barletta ci sono contadini che nella primissima periferia del paese coltivano verdure di stagione dodici mesi l'anno e diverse varietà di frutta. Per non far morire questa tradizione Lello si fornisce da loro, i piatti in menù che esaltano la bontà dei loro prodotti sono numerosi e con smisurato impegno si dà da fare per incentivare la loro attività. Nella nuova sede il locale è tornato ad animarsi di vecchi e nuovi clienti che esprimono più soddisfazione che mai perché l'orchestra in questo locale suona una musica ancora più frizzante e vitale. Appena si varca l'ingresso del ristorante (privo di insegne che rimandino a qualsivoglia attività ristorativa, semplicemente “Antica Cucina dal 1983”),  Lello spiega di preferire che alla sua attività non sia abbinata alcuna etichetta, l’idea che i clienti hanno del locale non deve essere per lui influenzata in alcun modo. Il rinnovamento si percepisce immediatamente attraverso i colori, la luce e le movenze del personale che al di là delle formalità esprime con fierezza il desiderio di accoglierti con calore in questa nuova dimensione. Il locale si distribuisce in due sale luminose, noi scegliamo la prima. Tutto da Lello è espressione di sobrietà, non ci sono stravaganze atte a stupire. Lello ha superato la fase nostalgica della stella Michelin, tra i primi in Puglia a meritarla, che dal 2002 non gli è stata più riconosciuta malgrado la sua arte culinaria non abbia avuto alcun sostanziale cedimento negli ultimi dieci anni.

L'Antica Cucina non offre menù che si alternano frequentemente, i piatti restano in linea di massima gli stessi durante l'arco dell’anno, ma l'abilità dell'Antica Cucina risiede proprio nel variare gli ingredienti e i condimenti a seconda delle stagioni. Idem dicasi per il pesce, qui si fa utilizzo di tutto il pescato dell'Adriatico, pesce povero compreso, seguendo le stagioni. Esempio calzante di ciò sono le Ruote pazze di Benedetto Cavaliere con il battuto di giornata, piatto assolutamente da provare; il battuto varia a seconda del pescato disponibile sempre offrendo freschezza, gusto e piacere inimitabili. Dopo il semplice ma goloso piatto di benvenuto, la frittatina di patate con rucola e pomodorino con ristretto di balsamico,

arriva il momento dei carpacci: ottima triglia, dentice, baccalà, gamberetti e scampi marinati nell’olio, erbe spontanee e polvere di agrumi.
Non manca il gran piatto del crudo con i ricci, siamo in stagione, e altre bontà.
Per non deludere le aspettative degli habitué alcuni prodotti con qualche chilometro in più sulle spalle sono comunque sempre disponibili, ma Lello per questi si approvvigiona da distributori più che affidabili.
Segue un tris di antipasti caldi, cavallo di battaglia dell’Antica Cucina, le mazzancolle e carciofi al profumo d'arancia, la seppietta farcita di cremaricotta contadina e il polpo arrosto (tenerissimo) all'agro con patate, piatto abbastanza lineare ma che gioca con delicatezza sugli abbinamenti, le cotture e le consistenze molto ben calibrati.
Per il primo piatto la scelta ricade obbligatoriamente sugli spaghetti ai ricci dalla vita troppo breve per rinunciarvi, che in questo locale tra le tante e più disparate proposte territoriali è una di quelle più veraci. Non abbiamo però rinunciato a un assaggio del gustoso tagliolino casereccio con sivoni (varietà di cicoria selvatica) e scaglie di canestrato.

La scelta dei secondi varia tra le proposte giornaliere in base al pescato e quelle in grado di accontentare ogni palato oltre a offrire una certa selezione di carni. Optiamo per un altro must del locale, la delicatissima frittura di vari tipi di pesce di cui il mercato giornaliero dispone, una vera bontà.

Si arriva finalmente ai dolci, ennesima passione dello chef, ed è difficile scegliere tra le diverse proposte. Abbiamo provato la cassata di ricotta, la Creme Caramel agli agrumi
e l'insuperabile Moro al Cioccolato realizzato con una strepitosa qualità fondente.

Da Lello si beve anche molto bene e a prezzi d'affare. La cantina spazia da una regione d’Italia all’altra senza nascondere il grande amore per la Puglia. Possibile trovare grandi vini degli ultimi trenta anni a prezzo conveniente. Si spendono per un pasto completo circa 40 € esclusi i vini.

Antica Cucina 1983

Piazza Marina 4/5

Barletta (BT)

0883.521718

info@anticacucina1983.it

www.anticacucina1983.it

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